Paddington torna in Perù per far visita alla sua amata zia Lucy, che ora risiede nella casa di riposo per orsi. Con la famiglia Brown al seguito, inizia un’avventura emozionante quando un mistero li porta in un viaggio inaspettato. Il regista dei due film precedenti, Paul King, ha deciso di non dirigere questa puntata. Tuttavia, ha lanciato l’idea per questo terzo film ed è stato coinvolto come produttore esecutivo. Con protagonista in The Graham Norton Show: Billy Crystal/Emily Mortimer/Hugh Bonneville/Pharrell Williams/Michael Kiwanuka (2024). Ora che “Paddington” è felicemente sistemato con la famiglia “Brown” e armato del suo passaporto britannico, tutto va a gonfie vele finché non riceve una lettera dal lontano Perù. La madre superiora della casa di riposo per orsi (Olivia Colman) teme che “zia Lucy” stia perdendo l’orientamento. Rendendosi conto che si stanno allontanando, la madre “Mary” (Emily Mortimer) decide che ciò di cui hanno bisogno è l’emozione di un viaggio, così si dirigono nella giungla. È lì che incontrano “Capitano Caboto” (Antonio Banderas) che gestisce un battello fluviale locale con sua figlia “Gina” (Cala Tous) e che accetta di portarli in crociera. Arrivano a destinazione solo per scoprire che il vecchio orso è scomparso e presto si ritrovano coinvolti in una serie di macchinazioni maliziose che potrebbero condurli in un pericoloso viaggio verso il famoso El Dorado. Il problema è, ovviamente, che con un tesoro leggendario da trovare, “Paddington” non è sicuro di chi può fidarsi mentre il sentiero lo conduce sempre più in profondità nella natura selvaggia! È un’avventura divertente ma leggermente lenta, l’umorismo non è così abbondante e la trama è un po’ derivativa con non abbastanza orsi e troppo “Jungle Cruise” (2021) incontra “Sound of Music” (1965). Ho avuto l’impressione che Banderas e Colman abbiano un po’ esagerato e non c’è stato neanche il conforto delle scappatelle familiari, con molte meno opportunità per Dame Julie Walters di essere coinvolta attivamente. La narrazione è solo un po’ sconnessa, senza il fascino delle prime due uscite cinematografiche per il personaggio di Michael Bond. È comunque un film per famiglie guardabile e abbastanza piacevole, ma non sono sicuro che lo ricorderò a lungo. Restate per i titoli di coda: c’è un bel cameo di voi sapete chi.